Ho aspettato che si giocasse Germania-Italia prima di scrivere questo pezzo. Un po’ per scaramanzia, un po’ per affidare al destino che piega fargli prendere. Perché se si parla di un torneo di calcio 2 vs. 2 organizzato da italiani a Berlino, la mente non può che andare pure agli Europei 2016, nel bene e nel male.
Ho scoperto la Coppa Pizzeria lo scorso anno, leggendo io stesso l’articolo che mi è stato proposto per TheBegbieInside.com. Ne fui rapito. E dopo Istanbul, Leith e Lisbona, doveva essere la nuova tappa del #BegbieOnTour. E naturalmente, volevo partecipare come giocatore.
Il regolamento e i cenni storici li lascio al già completo articolo del 2015, io proverò a raccontare il punto di vista di chi per la prima volta viene catapultato in questa realtà anche come partecipante del torneo, sebbene capirete presto di quanto il calcio sia davvero solo un pretesto.
Venerdì: il Gran Galà
Prendete un low cost venerdì sera alle 22:30 con destinazione Berlino con camicia e giacca, perché il dress code della Coppa Pizzeria lo richiede, e all’1 di notte circa trovatevi nel bel mezzo di una festa alcolica con i partecipanti del torneo pronti a scoprire il tabellone “sorteggiato”, se così vogliamo definirlo, della competizione. Di fatto tutte le nuove squadre iscritte al torneo sono piazzate in “Tonnara“, ovvero il lato del tabellone più difficile, perché vincere la Coppa Pizzeria alla prima partecipazione non è esattamente visto di buon occhio. Le formazioni storiche, invece, vengono inserite dalla parte opposta, quella degli “Amici del Palazzo” (insomma, non ci vuole molto nel capire l’ironia), insieme a coppie miste uomo-donna o addirittura a squadre interamente femminili. C’è spazio per fare conoscenza di qualche avversario e dei veterani della Coppa Pizzeria, ma soprattutto c’è decisamente spazio per ubriacarsi. E dopo svariati drink, un chupito di vodka alle 4 del mattino con la Papocchiese vale per me quanto l’apparizione di San Pietro sulla traversa per Fantozzi.
Sabato: hangover e vietnamita
Prima di partire mi chiedevo il perché del giorno di pausa tra il Gran Galà del venerdì sera e l’inizio del torneo di domenica. Una volta subito l’hangover ho capito la lungimiranza degli organizzatori. Trascinarsi per le vie del centro di Berlino sotto 30 gradi è una tortura, trovare tifosi croati, polacchi e slovacchi già pronti per gli ottavi di finale di Euro 2016 che si giocano nel weekend regala almeno un po’ di colore e qualche sorriso durante il fottuto mal di testa. La sera ci si prova anche a fare i trasgressivi, ma la tradizione della Coppa Pizzeria vuole a sorpresa che il sabato sera si ceni in un vietnamita vegano. C’è qualcosa di insano in tutto questo, ma le tradizioni vanno rispettate, quindi noodles maledetti e birra nel dopocena insieme alla drammatica Croazia-Portogallo. Questa volta non ci sono chupiti che tengano, domani è il gran giorno del torneo. Mangeremmo plasmon e bresaola alla Pippo Inzaghi se solo ne avvessimo a disposizione. No, non è vero niente. Ma per qualche ora io e tutti gli altri partecipanti c’abbiamo provato a fare vita da atleti. Forse.
Domenica: Live in Pankow… la Coppa Pizzeria
I The Begbies vengono piazzati al primo turno contro l’Atletico Madrink che bene aveva fatto nell’edizione 2015 del torneo. Non starò qui a farvi la cronaca, giocare è emozionante, praticamente non esistono i “fuori” e vale un po’ di tutto, come quando si giocava da ragazzini in strada, ma il torneo del team di TheBegbieInside.com finisce ai tempi supplementari del primo turno non senza rammarico. Però è proprio dall’eliminazione che ho capito che il mio torneo con l’alcol era appena cominciato.
Mi sono così goduto arbitri corrotti, squadre femminili che eliminano squadre maschili, altre squadre femminili che mostrano le tette per eliminare a tavolino altre squadre maschili, improbabili invasioni di campo, lo spettacolo della curva con cori, contestazioni e fumogeni, porte spostate a piacimento, gente che spara alle gambe dei giocatori con una pistola ad aria compressa, e Gesù Cristo che arbitra la sfida tra turchi (Mamma Li Turchi) e siriani (Gin Tonic) in uno stupendo clima di delirio alcolico e goliardia.
Vi ricordate cosa avevo detto dei nuovi partecipanti che non vengono visti di buon occhio se vincono la Coppa Pizzeria? Ecco, probabilmente nessuno l’aveva spiegato alla coppia siriana, che sin dal primo turno ha giocato in clima da Champions League sbaragliando praticamente tutta la concorrenza. Vani i tentativi della curva di distrarre i Gin Tonic dalla conquista del titolo anche con qualche coro sopra le righe (sì, siamo brutti e cattivi. Lo sappiamo). Fatto sta che i siriani sconfiggono praticamente tutte le migliori formazioni del torneo, guadagnandosi la vittoria e il rispetto di tutti. E poi… davvero vi interessava il risultato finale della competizione?
La vera vittoria è di chi ormai da anni organizza tutto questo, arrivando addirittura a 32 squadre provenienti da diverse parti del mondo e circa un centinaio di spettatori. E’ di chi offre cibo, ospitalità e alcol in quantità industriale e un weekend capace di celebrare il meglio del calcio… senza il calcio. Tutto questo è fatto da italiani in Germania. Oggi più che mai mi sembra giusto ribadirlo.